Aglianico del Vulture DOC
Un antico vulcano spento, il Monte Vulture, e la presenza di molte sorgenti minerali d’ acqua conferiscono a questa parte della Basilicata settentrionale un paesaggio dalle caratteristiche uniche e dalle risorse agro-ambientali di grande qualità. Per la sua conformazione ricca di potassio, il terreno vulcanico procura le condizioni ottimali per la coltivazione della vite. È qui che si coltiva il vitigno autoctono della Basilicata e si produce una delle eccellenze enologiche italiane: l’ Aglianico del Vulture Doc. Tra la seconda metà di ottobre e la prima metà di novembre, sulle colline tra i 200 e i 700 metri si vendemmia un vino dal colore rosso rubino, o dai riflessi granata, dalla gradazione alcolica di 12 gradi e invecchiato per almeno 3 anni per il Vecchio o 5 per il Riserva. Ma il Vulture è anche terra di grandi vini Igt Basilicata e di spumanti ottenuti da uve Moscato e Malvasia di Basilicata, oltre che da uve Aglianico: è qui che sono nati i primi spumanti rossi italiani. Doc dal 1971, è prodotto da 53 aziende, che commercializzano 113 etichette, su un territorio di 15 comuni, con una produzione annua di 3.860.000 bottiglie.